Con Patrizio Cossa e Fabrizio Lobello
Regia Giorgia Giuntoli
Due attori, uno spazio, cinquanta minuti a disposizione. Tutto rigorosamente improvvisato.
Lo spettacolo nasce da un progetto/ricerca iniziato nel 2013 dal titolo Studi nudi d’Improvvisazione Teatrale. Non ci sono costumi, quarta parete, scenografia. Ma soprattutto non c’è testo. Gli attori ogni sera sono “nudi”: hanno solo la propria capacità di creare personaggi e storie, senza nessuna rete di protezione. Ogni sera è diversa, unica e irripetibile. Il pubblico partecipa a una vera e propria epifania: gli attori vivono i loro personaggi diventando al contempo attori, sceneggiatori, autori, registi. Al cinquantesimo minuto la storia deve finire. Prima dell’inizio uno spettatore scelto a caso dispone gli unici oggetti: un tavolo e due sedie. Da qui gli attori prenderanno spunto per l’inizio della storia.